Ponte di Legno è un grazioso paese che ha saputo mantenere
intatto il suo fascino di borgo antico integrandosi alle esigenze
del turismo moderno. Per l'inverno offre piste di vario livello,
dotate di innevamento artificiale e servite da tre seggiovie e tre
sciovie che garantiscono un'ottima sciabilità. D'estate offre magnifiche
passeggiate nel Gruppo Adamello Presanella, possibilità di giocare
a golf nella Valbione 1530 m. in uno dei campi alpini più belli,
gite in mountain bike ed escursioni a cavallo. Per la sera offre
piscina coperta, discoteche, cinema, sala giochi, palazzetto dello
sport e shopping nella grande isola pedonale del centro. Particolarmente
ricca la ricettività con hotel e residence in grado di soddisfare
ogni tipo di domanda. Per Ponte di Legno non esistono documenti
specifici per cui si possa datare la sua origine. Facilmente gli
scrittori di storia locale si abbandonano a ricostruzioni non sempre
serie animati da amor di patria e gestendo sulle grandi linee della
storia generale le vicende della propria terra. Celti, romani, longobardi,
lasciarono certo in Valle loro ricordi per cui logicamente si può
definire anche per le terre dell’alta Valle una loro presenza, anche
per i contatti con le Valli trentine. Certo dei longobardi qualche
ricordo si ritrova essere a Vione; ma nulla più. Più tardo è il
primo ricordo scritto ed è nel diploma con cui Carlo Magno investiva
delle nostre terre i Monaci di Tours nel 774: donamus etiam at praefatum
sanctum locum vallem illam quaem vocatur Camonia cum salto confino
vel usque Dalanias cum montibus et alpibus a fine Trentino qui vocatur
Thonale usque in fine brixianiense seu in fine bergamasci. Tale
denominazione che si ritrova in altro documento nel 791, si riferisce
a tutta la popolosa comunità che si estendeva nell’alta Valle e
che comprendeva gli attuali centri di Ponte di Legno, Temù, Lecanù,
Pontagna, Villa, Sancampel, Nì, Suan, Precasaglio e Pezzo; e solo
molto più tardi il nome di Dalegno toccò a Villa e a Ponte.